I mercoledì del MuSel: “Le più antiche farine: scavi e ricerche al Riparo Bombrini (Balzi Rossi, Ventimiglia)”
mer 07 ago
|Palazzo Fascie Rossi
Incontro con l’archeologo e docente dell’Università di Genova Fabio Negrino
Orario & Sede
07 ago 2024, 21:00
Palazzo Fascie Rossi, Corso Colombo, 48, 16039 Sestri Levante GE, Italia
Info sull'evento
Mercoledì 07 Agosto, alle ore 21, in sala Bo al primo piano di Palazzo Fascie (corso Colombo, 50 Sestri Levante), si terrà l’incontro con l’archeologo e docente dell’Università di Genova, Fabio Negrino, dal titolo “Le più antiche farine: scavi e ricerche al Riparo Bombrini (Balzi Rossi, Ventimiglia)”
L’appuntamento si inserisce anche nel ricco programma di incontri del Microfestival “Riscopriamo le nostre terre perdute”, curato dall’Associazione TerreOltre, in forte collaborazione con il MuSel – Museo Archeologico e della Città e con il Consorzio Ospitalità Diffusa delle Valli del Parco dell’Aveto. Quest’incontro è patrocinato anche dall’Università di Genova dove l’archeologo Fabio Negrino insegna Archeologia del Paleolitico e dirige la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici. Negrino indaga infatti le più antiche tracce della storia umana, dal Paleolitico alla prima età dei metalli, attraverso scavi archeologici e analisi di reperti, con particolare attenzione alla cultura materiale e agli aspetti ambientali. È attualmente impegnato, con collaborazioni internazionali, in progetti rivolti allo studio del popolamento preistorico della Liguria. Ha diretto gli scavi del Riparo Bombrini (Balzi Rossi, Ventimiglia, Imperia), dove è stata identificata la più antica produzione di farine ottenute da graminacee, e dell’Arma Veirana (Erli, Savona), dove è venuta in luce la sepoltura della piccola Neve, una neonata di 10,000 anni fa. È autore di numerose pubblicazioni dedicate a vari aspetti della preistoria, dalle miniere di selce della Valle dell’Indo, in Pakistan, ai siti preistorici dell’Oman, dalla cava di radiolarite di Valle Lagorara (Maissana, La Spezia) alle evidenze paleo-mesolitiche dell’Italia nord-occidentale.
Con gli scavi al Riparo Bombrini il territorio italiano, e in particolare quello ligure, si rivelano ancora una volta fondamentali per la ricostruzione storica anche dei periodi più antichi della vita dell’uomo, ed è così emerso che molto tempo prima dell’avvento dell’agricoltura l’uomo sapesse già trasformare i cereali e altre piante selvatiche in farine adatte all’alimentazione. Proprio lo studio di 5 macinelli trovati nel corso delle indagini archeologiche ha permesso di datarli ad un periodo compreso fra 43.000 e 39.000 anni fa, portando la macinazione a scopo alimentare al periodo di transizione fra l’Uomo di Neanderthal e l’Homo Sapiens. Questo ritrovamento dimostra come alcune conoscenze tecnologiche e certe abitudini alimentari fossero diffuse in entrambi i gruppi umani, forse in seguito a contatti o forse come retaggio già presente all’interno delle due differenti tradizioni culturali. E’ stato dunque possibile ricavare importantissime informazioni su una fase decisiva della nostra storia biologica e culturale, nella quale dopo un periodo di convivenza si è deciso l’ultimo destino della popolazione neanderthaliana e il successo evolutivo della nostra specie (Homo Sapiens).
Iniziativa gratuita – per maggiori informazioni: tel 0185-478530 ; mail iat@mediaterraneo.it
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